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28/08/2025

Femminicidio: analisi criminologica e profilo dell'autore

Femminicidio: analisi criminologica e profilo dell'autore - Blog | Maria Teresa Bergamaschi

Comprendere le dinamiche e prevenire la violenza estrema di genere

Femminicidio: analisi criminologica e profilo dell'autore

Comprendere le dinamiche e prevenire la violenza estrema di genere

Il femminicidio rappresenta la forma più estrema della violenza di genere. Non si tratta soltanto dell’omicidio di una donna, ma di un atto che si colloca all’interno di una relazione asimmetrica di potere, motivato dal controllo, dal possesso o dalla volontà di annientare l’identità dell’altra persona.

Studiare il femminicidio da un punto di vista criminologico significa analizzarne le dinamiche, riconoscere i segnali di rischio e comprendere il profilo dell’autore per contribuire alla prevenzione.

1. Cos’è il femminicidio: oltre la definizione giuridica

Nel linguaggio giuridico italiano, il termine "femminicidio" non è ancora una fattispecie autonoma di reato. Si parla di omicidio volontario aggravato, ma in criminologia il concetto ha una valenza più ampia.

Femminicidio è l’uccisione di una donna in quanto donna, spesso da parte di un partner o ex partner, in un contesto di violenza domestica, affettiva o familiare.

Caratteristiche ricorrenti:
  • Relazione preesistente tra vittima e autore
  • Escalation di violenza nel tempo
  • Precedenti di stalking, minacce o maltrattamenti
  • Fallimento della separazione come momento critico

2. Contesto sociale e culturale del femminicidio

Il femminicidio si colloca in una cornice culturale più ampia, in cui ancora oggi la donna è percepita come oggetto di possesso piuttosto che come individuo autonomo.

Fattori socioculturali che alimentano il fenomeno:
  • Cultura patriarcale e modelli relazionali disfunzionali
  • Maschilismo interiorizzato e stereotipi di genere
  • Mancanza di educazione affettiva e al consenso
  • Invisibilità del problema e minimizzazione sociale
Il femminicidio non è mai un “raptus”: è quasi sempre preannunciato da segnali, ignorati o sottovalutati.

3. Analisi criminologica del femminicidio

L’analisi criminologica permette di individuare pattern ricorrenti nella dinamica del reato, utili anche per la prevenzione e la profilazione del rischio.

Fasi tipiche della dinamica:
  • Controllo crescente sulla vittima (gelosia, isolamento, dominio psicologico)
  • Violenza psicologica o fisica reiterata
  • Minacce e tentativi di intimidazione
  • Evento scatenante (separazione, denuncia, nuova relazione della vittima)
  • Esecuzione del delitto (spesso preceduto da pianificazione)
In molti casi, l’omicidio è l’atto finale di un ciclo di violenza sistematica.

4. Profilo dell’autore di femminicidio

Non esiste un unico profilo, ma l’esperienza criminologica ha evidenziato alcune caratteristiche ricorrenti.

Tratti comuni dell’autore:
  • Sesso maschile, età compresa tra i 30 e i 60 anni
  • Legame affettivo o familiare con la vittima
  • Difficoltà nella gestione delle emozioni e nel controllo della rabbia
  • Scarsa capacità di tollerare la frustrazione o il rifiuto
  • Tendenza al possesso e alla visione gerarchica della relazione
  • In molti casi, assenza di precedenti penali (ma non di violenza domestica)
Tipologie più frequenti:
  • Possessivo: agisce per “punire” la donna che vuole lasciarlo
  • Dipendente affettivo: percepisce la separazione come annientamento del sé
  • Narcisista: colpisce per salvare la propria immagine e reputazione
  • Controllante: vede la partner come proprietà privata

5. Strumenti di prevenzione e gestione del rischio

La prevenzione del femminicidio richiede un approccio multidisciplinare e tempestivo.

Strumenti fondamentali:
  • Centri antiviolenza e sportelli di ascolto
  • Codice rosso: procedura accelerata per le vittime di violenza domestica e stalking
  • Ammonimento del Questore: in caso di comportamenti persecutori
  • Valutazione del rischio con strumenti come il SARA (Spousal Assault Risk Assessment)
  • Educazione scolastica e formazione continua nelle professioni di aiuto
È fondamentale promuovere una cultura della prevenzione, fondata sul rispetto e sull’ascolto.

Conclusioni

Il femminicidio non è un fatto improvviso, ma il punto finale di una catena di violenze e silenzi. Affrontarlo richiede competenze criminologiche, strumenti legali adeguati e una rete di supporto alle vittime.

Se operi nel settore della giustizia, dell’educazione o della salute, o se desideri approfondire il tema della violenza di genere dal punto di vista criminologico, contattami. Offro consulenze professionali, formazione e analisi dei casi per contribuire, insieme, a interrompere la spirale della violenza.

Domande Frequenti

No. In Italia non esiste ancora una norma autonoma sul femminicidio, ma l’omicidio viene aggravato se avviene per motivi di genere, in ambito familiare o relazionale.

Qualsiasi donna che vive una relazione violenta o manipolatoria può essere a rischio. La separazione è uno dei momenti più critici.

Non sempre, ma molti casi presentano segnali premonitori che, se rilevati e gestiti in tempo, possono evitare l’epilogo drammatico.